Muse Comunicazione
Muse Comunicazione: Progettare in Responsive Web Design

Responsive Web Design: Progettare per il Futuro

Come avrai notato sul nostro nuovo sito, puntiamo molto sul servizio di Responsive Web Design, che da quasi due anni predichiamo—non solo noi—essere l’approccio migliore alla progettazione di siti web.

Il proliferare di dispositivi di navigazione di qualsivoglia dimensione, la rivoluzione della connettività, il Wi-Fi che a dispetto dei ritardi italiani comincia a dilagare, contesti di collegamento sempre più disparati, queste e altre le motivazioni che ci sostengono.

Siamo nel 2013 ed è ormai acclarato che una buona metà delle connessioni giornaliere avviene da dispositivi mobili. Come possiamo solo lontanamente immaginare di non offrire un’esperienza adeguata alla maggioranza della nostra audience? Proprio ora che un percorso di comunicazione on-line, include attività di branding, di customer care e di vendita.

Breve Storia del Responsive Web Design

Anche se web designer, marketer e progettisti da tempo lo studiavano, preparavano, presagivano, il termine Responsive Web Design, familiarmente abbreviato in RWD è nato ufficialmente il 25 maggio del 2010, con un geniale e illuminante post omonimo di Ethan Marcotte—cui è seguito il brillante libro in fig.1—che per primo lo ha usato in un contesto web–oriented.

Responsive Web Design: libri di E. Marcotte e di L. Wroblewski editi da ABookApart.

La rivoluzione, necessaria a causa del diffondersi di nuove device—quali SmartPhone, Tablet, Consolle, Smart TV—parte da un assioma:

Il web è un ambiente per sua natura fluido, a differenza di un foglio stampato. È dunque stata una forzatura volerlo imbrigliare in layout rigidi. Nel passato gli strumenti di controllo a nostra disposizione erano scarsi, ma oggi questi ci sono—html5, css3, …

Si è iniziato dunque a lavorare su 4 punti chiave: Griglie Fluide, Immagini flessibili, CSS3 Media Queries, Responsive Typsetting … fino ai giorni nostri, dove le iniziali titubanze—Responsive Web Design vs Sito mobile dedicato—sono ormai pressoché superate. Certo persistono resistenze da parte di alcuni, per una maggiore attenzione dovuta nei flussi di lavoro in Responsive Web Design—oppure vengono proposte scorciatoie e palliativi, erroneamente definiti progetti in RWD.

La strada è però oramai tracciata, l’approccio responsive è quello più naturale per il media web. Un ritorno alle origini—la prima pagina web della storia aveva un’anima flessibile—con la consapevolezza e le possibilità offerte da nuove tecnologie e strumenti.

Non è ancora perfetto—non esiste ancora la soluzione ideale per la gestione di immagini responsive—ma è in continua evoluzione (mobile-first, content-first, RESS, conditional loading).

Fai attenzione quando ti vendono un progetto “ottimizzato per il mobile“. L’adagio ricorda un po’ chi ti promette, ancora nel 2013, dopo Penguin 2.0, il primo posto su Google o di “indicizzare” il sito web sui principali motori di ricerca nazionali e internazionali.

Piuttosto fatti raccontare cos’è il RWD e come s’intende impostare l’intero progetto e il suo flusso di lavoro, per individuare immediatamente la qualità della proposta avanzata.

Muse in Responsive Web Design

In questi mesi abbiamo lavorato al nostro progetto, partendo dall’idea di una User Experience diversificata a seconda del dispositivo, ma sempre coerente e completa, puntando su layout semplice, contenuti diretti ed essenziali, approccio mobile-first.

Muse Comunicazione in veste responsive.

Due le raccomandazioni finali—applicate al nostro nuovo website—da estendere a tutti:

Occhio all’Esperienza Utente
l’obiettivo è rendergli facile la vita, te ne sarà grato

Progettazione
il tuo sacchetto di sassolini per non perdere mai la strada maestra

Raccontaci la tua prima esperienza in RWD. See You soon.

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